INTRO

Non saranno certo quattro parole buttate giu nel fiume in piena d’internet a bloccare il pacchetto sicurezza e non sarà nemmeno con un analisi azzeccata degli avvenimenti, che disarmeremo la repressione e denuderemo il re. Contrastare la dittatura democratica è possibile con azioni che lontano dalla gabbia dorata del web colpiscano il nemico nelle strade, dove ha punti deboli e sensibili. Nonostante tutto non va sottovalutato qualsiasi apporto che potrebbe risultare utile a trovare la strada giusta e a tastare il tallone d’achille del gigante che affrontiamo. L’informazione e la comunicazione autogestite hanno ancora un ruolo importante per discernere il reale tra la marea di cazzate, calunnie, carognate e comode menzogne che affastellate l’una sull’altra, tra tv, stampa e internet creano una realtà fittizia. Tutto ciò che è falso attraverso canali di comunicazione adeguati diventa verità e viceversa, costretti al ruolo sociale di pubblico, a noi, sta solo il dovere di assistere al processo di creazione della realtà e contribuire col nostro consenso a renderla valida. “Tutto sta per diventare evanescente e proprio per questo molto più solido e meno direttamente percepibile nella sua rappresentazione” , non abbisognamo nemmeno d’ imposizioni tramite violente coercizioni ma nonostante tutto, in questo, avvertiamo un legame tra il concetto d’informazione contemporanea e quello di repressione. “Le costrizioni sono diventate meno occulte e più grossolane, meno efficaci, più numerose. La docilità non emana più da una magia clericale, ma risulta da una folla di piccole ipnosi: informazione, cultura, urbanismo, pubblicità, suggestioni condizionanti al servizio di ogni ordine stabilito e a venire”. Neanche su questo ci illudiamo di poter cambiare il corso degli eventi, ma almeno possiam provare a risalire la corrente, come salmoni, per riprodurre il nostro esistente e restare attaccati a quella realtà che senza la nostra testimonianza semplicemente cesserebbe di esistere. Proprio per questo, abbiam scelto di dar spazio ad alcuni interessi, in modo da far una selezione di notizie che riteniamo utili allo scopo, tentando dove ci è possibile di commentarle e inquadrarle nel contesto.
Diffiamo e sopratutto disprezziamo la politica con la P maiuscola, ma non dobbiamo per questo cadere nel tranello d’ignorarla, anche perchè lei di certo non ignorerà noi, anzi con il suo fare invasivo stuprerà i nostri cervelli e i nostri corpi fino a violarci l’anima, scovando ogni nostro più intimo desiderio.
Qualcuno ha detto che viviamo in tempi bui, in tempi di guerra; ed è proprio in momenti del genere che ci conviene avere i nervi saldi, i muscoli tesi, i cinque sensi recettivi, pronti a percepire ogni minimo segnale e a scattare di conseguenza. Sono momenti particolari della storia in cui dobbiamo anche annusare il vento per eludere un accerchiamento, e imparare a leggere i segni sul terreno per sfuggire ad un imboscata. Questo è quello che tenteremo di fare, secondo le nostre possibilità, sperando di avvelerci di qualsiasi commento e collaborazione utili ad un confronto costruttivo che ha come obiettivo la distruzione della società come oggi è concepita.

 

 


Scrivete quindi a: cenere@inventati.org

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