Consigli per gli acquisti.
«I risultati sui nostri contrasti all'immigrazione clandestina sono molto positivi... riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali». S. Berlusconi, presidente del consiglio
Potremmo sbracciarci per fornirvi i dati che smentiscono la sciocca equazione posta qui sopra, ma lasciamo questo compito affannoso a chi ha pochi argomenti da controbattere che non siano cifre, sondaggi, statistiche e quantaltro. E’ facile giudicare, etichettare e bollare, sopratutto poi se a farlo sono tutti quelli che le leggi le creano a proprio uso e consumo per se stessi, per le lobby economiche, o per la proprie cricche. Molto bene e da molto tempo i nostri governanti hanno compreso come modellare la realtà. Il primo passo è fingere di essere umili servitori del popolo, accondiscendenti ad ogni sua richiesta, poi poco importa se la richiesta sia assennata o meno, nel consenso l’importante è la quantità, mica la qualità. In realtà la inscindibile commistione tra potere economico e politico rende l’individuo facilmente condizionabile e ricattabile, sottoposto ad un quotidiano controllo della realtà che passando da ogni istituzione a ogni impresa privata ci induce a trovar nella più spregevole menzogna, una verità assoluta. D’altronde questa è la classe dirigente vittoriosamente uscita dalla strategia della tensione che sin dall’inizio aveva un progetto politico chiaro e moderno (piano rinascita?), a tratti futurista, ed una organizzazione ducistica e gerarchicamente “Eletta” chiamata P2 propaganda due o forse pensiero due oppure bipensiero, che dir si voglia. "Chi controlla il passato controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato" è grazie a questo insegnamento che il revisionismo dei potenti trova una sua dignità e uno scopo ben preciso, che gli permette di “aggiornare” la storia modellandola a proprio piacimento. Indi per cui se un capo di stato, che deve essere da esempio per tutta la sua comunità, per la sobrietà, la serietà e la pacata diplomazia afferma che: meno immigrati vuol dire meno criminalità, per il pubblico di telecittadini non sta facendo apologia chiamando al linciaggio contro il “nemico della nazione”, ma sembra piuttosto che stia tutelando il suo consenso, seguendo le indicazioni che la popolazione gli ha dato quando tentava di gambizzare lavoratori stranieri in un paesino calabrese. In questo come in altro non esistono divergenze all’interno della compagine che ci conduce dall’alto del Parlamento, ma sfumature derivanti da diverse indagini di mercato che segnalano l’aquirente (una volta veniva chiamato referente?) e la sua particolare domanda. Così intesa la domanda puo essere sempre orientata, infatti per questo, esistono i consigli per gli acquisti su cui si spende più che per ogni altra cosa, e se il palcoscenico degli “spot pubblicitari” diviene poi l’insieme dei rapporti sociali determinate dai contratti lavorativi, dalla formazione, dai mezzi di comunicazione ecc.ecc.il cerchio si chiude. La realtà è in vendita, non è quella che vogliam determinare ma quella che senza sforzo ci si chiede di scegliere, e che puntualmente sosteniamo facendoci scudo dell’indifferenza. Come un uomo sul patibolo che dopo suggerimento del boia, si convince ad invocare la pesante lama sul collo, incurante, del fatto che di netto gli mozzerà la testa dal tronco, noi continuiamo a comprare il cibo che ci avvelenerà, l’aria che ci intossicherà, i concetti che ci uccideranno senza opporre nemmeno la resistenza che l’istinto di sopravvivenza richiede. In preda a istinti primordiali e all’ebbrezza di lasciarsi condurre, ci dirigiamo in fondo al burrone, l’importante è che sia in modo comodo, in fila per due, confortati dall’illusione di essere privi di alcuna responsabilità.